Mentre i cittadini sono in altre faccende affaccendati ed in tanti si affannano per sbarcare il lunario il potere del M5S si consolida in rete.
Di Maio vuole fare il presidente del Consiglio, Salvini si mostra disponibile a ‘varie eventualità’, ma vuole sedersi lui sulla poltrona di Palazzo Chigi, Renzi finge di essersi dimesso e continua ad imperversare nel Pd, Berlusconi si barcamena come può tentando di resistere al declino, Meloni sussurra da suo angolino post fascista e LeU dal giorno del voto in poi non è più pervenuto.
Al momento il futuro del Paese è oscuro. I programmi cambiano a seconda delle condizioni metereologiche. Sono spariti quasi del tutto gli obiettivi sbandierati prima delle elezioni (reddito di cittadinanza e flat tax. Persino l’invasione degli odiati migranti sembrerebbe finita in soffitta).
L’unica cosa che si capisce ascoltando i rappresentanti di tutti i partiti ed i commentatori televisivi è che siamo alle prese con la solita lotta per le poltrone. Nessuno immagina la durata del confronto.
C’è un però… però. E come al solito riguarda i 5Stelle.
Alle scorse consultazioni 11 milioni di italiani hanno votato i pentastellati, un esercito insomma. I social non contano molto nella società ‘adulta’, ma indirizzano una parte rilevante del pensiero giovanile.
Si sta assistendo ad un inquietante fenomeno. In qualsiasi luogo della rete nel quale di parli anche in modo generico di politica vengono postati migliaia di commenti di grillini. Invasati, aggressivi, arroganti, ma soprattutto accecati da un inquietante delirio ideologico, i seguaci del M5S attaccano chiuque mostri anche un solo dubbio su Di Maio e Co.
La carica eversiva di un simile modo di agire svela ai più attenti il pericolosissimo processo involutivo di un movimento che aveva già di per sè caratteristiche integraliste.
Nel loro immaginario i pentastellati si sentono gli unici puri in un mondo impuro e suppongono di possedere la Verità.
I media non sanno decifrare i linguaggi dei social e gli altri partiti e movimenti non capiscono nulla di comunicazione. Al contrario la stanza dei bottoni del M5S, la Casaleggio Associati, per mestiere si occupa di rete e quello che sta avvenendo è il frutto di un lavoro ‘di preparazione’ messo in piedi da anni. Il ‘perfetto cittadino digitale’ non ha bisogno di ordini, programmato con cura adesso è pronto all’azione.
Si sta formando in questi giorni il ‘Servizio d’ordine digitale pentastellato’ (Sodp), che nei prossimi mesi avrà una influenza cruciale nella formazione degli orientamenti politici dei giovani.
Nel pensiero di Casaleggio c’è la ‘democrazia diretta digitale’, ecco allora nascere anche la ‘milizia’. Quando se ne accorgeranno i ‘grandi pensatori’?